Tro-Bro Léon 2023, Lawrence Naesen contro l’ammiraglia FDJ: “Mi ha buttato a terra, se fossi caduto a sinistra mi avrebbe investito”

Lawrence Naesen a muso duro contro Frederic Guesdon dopo il Tro-Bro Léon. Il corridore belga ha infatti denunciato sui social di essere stato scaraventato a terra dall’ammiraglia della Groupama – FDJ guidata dal vincitore della Parigi – Roubaix 1997, ora direttore sportivo della formazione transalpina, che poi non si sarebbe neanche fermato per verificare le sue condizioni e dell’altro corridore colpito. Il post ha ricevuto molte risposte, anche fra i suoi colleghi come Lilian Calmejane e Axel Zingle, nonché da Adam Hansen, da qualche settimana presidente del CPA succedendo a Gianni Bugno.

“C’è una prima volta per tutto – ha scritto il fratello di Oliver, con cui condivide la maglia della Ag2r Citroën – Sono stato buttato a terra da una macchina della Groupama – FDJ al Tro Bro Leon. Grazie e congratulazioni a Fréderic Guesdon per aver trovato la patente nei Kellogs”.

Il corridore fiammingo rincara poi la dose per Het Nieuwsblad, raccontando meglio quanto successo: “Se lo fai in Belgio, puoi passare una notte in prigione, credo. Ero nel gruppo di testa, ma a causa di un problema meccanico sono dovuto rientrare nel gruppo. È successo a circa quaranta chilometri dal traguardo. Non ero nel gruppo da nemmeno tre minuti quando improvvisamente ho sentito la mia bicicletta sbandare enormemente sotto di me. Sono dovuto finire a terra. Era l’auto di Frédéric Guesdon che voleva rapidamente passare il gruppo su una strada asfaltata tra alcune strisce non asfaltate. Ma a volte la strada è troppo stretta per passare. Non ha preso solo me, ma anche un corridore della squadra continental Saint-Michel-Mavic-Auber 93. Chi? Non lo so. Mi sono preoccupato di me stesso. Sono caduto a terra molto duramente. La mia schiena è tutta abrasa, ho ferite a spalle, gomiti e ginocchia. Per fortuna non mi sono rotto nulla. La cosa più bella è che l’autista non si è nemmeno preoccupato delle vittime che ha fatto. Ha continuato a guidare. Un po’ di umanità è ancora ammessa in questo mondo, no?”.

Adam Hansen, il nuovo presidente del sindacato dei ciclisti, ha risposto su Twitter che la sua organizzazione sta lavorando sulla questione, per la quale Lilian Calmejane ha proposto di assegnare cartellini gialli e rossi, come quelli che nei giorni scorsi erano stati ventilati per i ciclisti: “Abbiamo chiesto poche ore fa di aprire un’indagine su questo incidente”, ha detto l’ex-professionista australiano che era stato già informato di quanto successo da un altro corridore presente in gruppo.

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